Centro Nazionale Opere Salesiane per lo sport

La presenza salesiana nel mondo dello sport giovanile.

CHI SIAMO?

Il 13 luglio 2009 nel corso dell’incontro della Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI), in programma a Pacognano di Vico Equense, i superiori delle 6 Ispettorie italiane hanno firmato l’atto costitutivo della nuova associazione nazionale per lo sport. Con questo atto, già annunciato due mesi dopo la recessione e la presa di distanza dal coinvolgimento con la PGS nei livelli nazionale, regionale e provinciale, avvenuta il 26 maggio 2008, gli ispettori salesiani di Italia hanno voluto strutturare in modo organizzato, con valenza civile ed ecclesiale, l’animazione salesiana con i ragazzi e i giovani coinvolti nello sport.

Per saperne di più

ANIMATORE SPORTIVO IN STILE SALESIANO

Uno scritto che è stimolo e provocazione allo stesso tempo.

  • Come animatori sportivi in stile salesiano non ci accontentiamo di aggregare i giovani attorno allo sport, nella erronea illusione che questo basti per la loro formazione.

  • Nel testo completo sono riportati in appendice alcuni materiali di approfondimento tra cui l’omelia di Giovanni Paolo II e il manifesto dello sport in occasione del Giubileo del 2000; due articoli sul rapporto sport e diversamente abili; alcuni testi civili sul significato e valore dello sport.

  • Ogni variazione che sarà apportata grazie alle osservazioni sarà il segno che c’è confronto, ricerca e condivisione di un cammino che tutti ci riguarda.

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DENTRO AL TESTO

«Come discepoli autentici e apostoli appassionati portiamo il Vangelo ai giovani nello sport: identità e missione dell’animatore sportivo in stile salesiano»

Obiettivo
Offrire alcuni temi di riflessione e di approfondimento per gli operatori dello sport negli oratori, nelle parrocchie, nelle scuole, nei centri di formazione professionale.

“Io ti darò la maestra”

viene detto a Giovannino Bosco, ma anche a ciascuno di noi.

Ci sono cose nuove da imparare, sempre, e diventare “discepoli” è un po’ come tornare a scuola: non per la noia o per l’ansia da compito in classe a cui può rimandare il ricordo, ma per la comune condizione di chi desidera conoscere e imparare, mettendosi nella disposizione dell’allievo che ascolta, studia, riflette, chiede, si confronta. Tutto sommato è una cosa scontata oggigiorno: in quali settori si può fare a meno dell’aggiornamento e della riqualificazione? Tanto più in contesti in cui si ha a che fare con le persone, e specialmente con quella parte di umanità “la più preziosa e delicata dell’umana società”, come don Bosco amava definire i giovani.

La Chiesa, e noi animatori sportivi in stile salesiano siamo Chiesa, ha una visione dello sport “alla grande”, quasi da sogno, pur conoscendone limiti e deviazioni.

Noi siamo figli e discepoli di un sognatore… che aveva però anche i piedi saldamente a terra! Non piangiamo sull’attuale situazione, né ci scoraggiamo di fronte alle prove e alle sfide dell’educazione.

Pur non smettendo mai di essere e sentirci discepoli, siamo invitati dal Rettor Maggiore ad assumere gli atteggiamenti degli apostoli appassionati, mandati nel mondo per “lasciarlo un pò migliore di come l’abbiamo trovato” (Baden Powell).

Il compito pastorale della Chiesa si configura come un compito essenzialmente educativo, e il tema del programma pastorale per la Chiesa italiana del prossimo decennio lo evidenzierà in tutta la sua ricchezza. E’ una realizzazione del suo essere “madre e maestra”. Tanto più per la realtà salesiana, vasto movimento di persone che si ispira a Don Bosco e che ha ricevuto come dono e carisma speciale quello dell’educazione delle giovani generazioni.

Anche le attività sportive altamente competitive possono e devono mantenere ben chiaro il riferimento irrinunciabile alla crescita della persona, sia di chi pratica, sia di chi partecipa da spettatore, a partire del rispetto dell’identità biologica e psicologica, per comprendere le istanze di valori e le esigenze morali che vi sono coinvolte, fino all’impatto sui fruitori e sui sostenitori.